DECRETO AMMAZZA RISARCIMENTI – ulteriore AGGIORNAMENTO.

— aggiornamento del 17/04/2013 DECRETO AMMAZZA RISARCIMENTI IL MINISTERO DELLA SALUTE VUOLE ABBATTERE IL VALORE DEI RISARCIMENTI RISPETTO ALLE TABELLE DI MILANO. L’AIFVS RESPINGE I TENTATIVI DI MEDIAZIONE AL RIBASSO E SOSTIENE I DIRITTI DELLE VITTIME Roma 17/04/2013 Oggi una Leggi tutto DECRETO AMMAZZA RISARCIMENTI – ulteriore AGGIORNAMENTO.

Obbligo a contrarre. Richiesta riscontro all’IVASS

Comunicazione a ½ PEC Marigliano, 4 marzo 2013 Spett.le IVASS Ufficio Reclami Tutela degli assicurati URGENTE OGGETTO: Richiesta Vs. declaratoria in relazione agli aspetti relativi al c.d. “Obbligo a contrarre” ex art. 132 c. 1 Dlgs 209/205. Desertificazione agenziale. Mandato Leggi tutto Obbligo a contrarre. Richiesta riscontro all’IVASS

Spunto di riflessione.

A lato

09-Dicembre-2012-Corriere-dIl costo delle polizze aumenta. Il costo ed il numero di sinistri diminuisce…ad evidenziare queste discrasie provvederanno forse gli inquirenti quando leggeranno con attenzione l’esposto redatto dall’associazione Mo Bast! con la supervisione dell’avv.to Bozzelli.. Esposto_RCA_2012 (947 download )
Ma chi è del settore ricorderà che anche nel 2002 il costo delle polizze s’era impennato oltremodo ma allora ci fu una sentenza del Consiglio di Stato che diede ragione all’Antitrust in merito all’esistenza di un cartello assicurativo tra 38 compagnie che artatamente aumentavano i premi assicurativi di 1/6..
Poco dopo venne alla luce la denuncia di tale Giovanni D’Agata, un liquidatore, che evidenziò come la compagnia assicurativa aumentava il numero di sinistri in modo fittizio per migliorare i parametri da consegnare agli attuarii al fine di valutare le tariffe assicurative…
Dopo circa 4 anni di stagnazione dei premi assicurativi dovuta ad un aumento ispettivo dell’Organo di Vigilanza, dal 2007 in poi, con l’arrivo del risarcimento diretto si è assistito di nuovo ad un’impennata dei prezzi delle polizze…
Questa volta i motivi dell’aumento dei premi non è dovuto solo e semplicemente ad un “cartello” ma ad una CONVENZIONE, caldeggiata anche da varie associazioni di consumatori, che fa del flusso finanziario l’unico motivo di “valutazione del rischio”, paventandola come un INDENNIZZO DIRETTO dell’assicuratore al proprio assicurato…
In realtà queste imprese, in un mercato nient’affatto LIBERO, NON sono più ASSICURAZIONI ma ACCUMULATORI di LIQUIDITA’…
Non si spiegherebbe altrimenti la volontà delle compagnie di liquidare ad ogni costo sinistri SENZA verificarne l’accaduto, SENZA avvisare il presunto responsabile pur di rispettare i tempi liquidativi e accaparrarsi il “forfait” in stanza di compensazione ….per poi applicare il malus agli ignari assicurati od aumentare i premi al “parco buoi” in virtù di “presunte” truffe..
Non si comprenderebbe perché un assicurato modello che da oltre 10 anni non cagiona alcun sinistro nè ne subisce alcuno, diventi un “costo industriale” troppo alto poiché la sua polizza è troppo bassa…
Non si capisce perché nel 2010 sia stato possibile visionare un documento interno dell’Assitalia nel quale la stessa indica che le agenzie che fanno GUADAGNARE MENO DEL 30% (!) vanno chiuse, disdicendo gli assicurati senza distinzione alcuna…
Questa avidità “finanziaria” delle ASSICURAZIONI porta all’elevato costo della polizza RC Auto, che ricordo è obbligatoria, ed al corteggiamento da parte del Governo affinché le stesse comprino BOT e titoli di Stato..
Ma siamo matti ??! Dovè finita l’etica, dove e come è applicata la ratio della mutualità sancita con la Legge 990/69?
Quando i costi dei premi assicurativi erano stabiliti dal CIPE, e parlo di 20 anni or sono, prima della finta “liberalizzazione” del settore, gli uffici liquidativi erano chiamati Ispettorati (nomen omen) ed ai “liquidatori” competeva il controllo diretto di una o più agenzia, da ispezionare, per l’appunto.
Tale rigido controllo sulla congruità dei conti, sulla realtà dei sinistri era dovuto al fatto che le compagnie NON POTEVANO malgestire un sinistro in quanto il costo delle polizze era pressoché bloccato e quindi una mala gestio si ripercuoteva sui bilanci aziendali.
Al momento della finta liberalizzazione – finta perché asincrona in quanto in un mercato comunque forzato e drogato dall’obbligatorietà di Legge – le compagnie hanno preferito contenere i costi vivi di esercizio (leggasi personale interno, qualificato e non e professionisti esterni, periti ed avvocati difensori) a scapito di una peggiore qualità della gestione del sinistro, poiché i relativi costi impropri (aumenti dei risarcimenti, truffe, oneri legali aggiuntivi) potevano semplicemente essere scaricati sugli assicurati l’anno successivo.
E’ accaduto così, che gli ispettorati son diventati dei centri liquidazione danni e gli “ispettori” dei semplici “liquidatori” il cui solo compito era (ed è) di rispettare “tempistiche” gestionali e la formale regolarità della gestione… il loro compito è pagare …. quasi sempre… anche quando c’è odore di truffa.. anche quando il “perito” segnala delle anomalie… anche quando l’assicurato dice di non aver effettuato il sinistro, nè di aver mai percorso una tale strada…
A tutto questo c’è un limite …cca nisciun è fess !
MO BAST!

Petizione alla Commissione Europea.

— Aggiornamento del 18/06/2013 Radio KISS KISS Napoli ci contatterà per consentirci il lancio dell’EVENTO. Grazie a MAX GIANNINI E SALVATORE CALISE di Noi KISSIAMO. — Aggiornamento del 12/06/2013 Manca una settimana all’appuntamento a Bruxelles. Si recherà la Ns. vice Leggi tutto Petizione alla Commissione Europea.

Duemila e 600 euro per la Rca di un motorino! Obbligo a contrarre: Cattolica multata per 2 milioni

19 Gennaio 2013 di  Bruno Rossi Lo abbiamo già scritto: quando si tratta dei propri interessi economici le Compagnie non si preoccupano delle (modeste) sanzioni dell’Isvap. Non fa eccezione nemmeno la Compagnia veronese di solito abbastanza corretta, ma non questa Leggi tutto Duemila e 600 euro per la Rca di un motorino! Obbligo a contrarre: Cattolica multata per 2 milioni

Rc Auto: i clienti che le compagnie cercano di evitare

Le compagnie assicurative che operano nell’rc auto come ben sappiamo non dovrebbero avere pregiudizi verso nessuna categoria di assicurati in virtù dell’obbligo a contrarre che vige sulle imprese: esse devono accettare tutte le proposte rca a loro presentate, dopo ovviamente Leggi tutto Rc Auto: i clienti che le compagnie cercano di evitare

RC auto. Quanto mi costi?

   Sono stati presentati ieri i risultati del progetto realizzato nel 2012 da Adiconsum, Asso-Consum, CTCU (Centro Tutela Consumatori e Utenti) e Cittadinanzattiva (soggetto capofila), sul settore assicurativo RC Auto. Due i rapporti presentati: –           sulla qualità del servizio, realizzato Leggi tutto RC auto. Quanto mi costi?

Un miliardo di euro di risparmio senza tacito rinnovo Rca

Il Decreto Sviluppo ha introdotto alcune novità a favore degli assicurati italiani: l’eliminazione del tacito rinnovo, la collaborazione tra intermediari e il contratto base rca. Tutto ciò dovrebbe favorire una concorrenza maggiore tra le imprese, offerte più varie per gli Leggi tutto Un miliardo di euro di risparmio senza tacito rinnovo Rca