L’Isvap con una circolare inviata a tutte le Imprese di assicurazione ha richiamato le stesse ad una maggiore attenzione riguardo i sinistri fantasma di cui negli ultimi tempi l’Isvap ha ricevuto innumerevoli segnalazioni da parte dei consumatori. Le imprese sono invitate a svolgere controlli più approfonditi e a contrastare il fenomeno dei falsi incidenti che finiscono per penalizzare la comunità di assicurati onesti.
Quali sono i sinistri fantasma?
Per sinistri fantasma si intendono quei sinistri riportati sull’attestato di rischio che l’assicurato non ha mai causato e di cui spesso viene a conoscenza solo al momento del rinnovo o alla ricezione dell’attestato di rischio; questo avviene perchè spesso le compagnie nell’ambito del sistema di indennizzo diretto liquidano al danneggiato il sinistro sulla base di una richiesta di risarcimento fasulla (e spesso accompaganta da fior di testimoni) e senza avvertire la controparte dell’esistenza del sinistro. Spesso la comunicazione al presunto danneggiante avviene quando ormai il sinistro è stato liquidato, mettendo così l’assicurato nella posizione di non potersi difendere.
E’ questo un comportamento scorretto da parte delle Imprese assicurative che per legge devono sempre mettere al corrente gli assicurati di eventuali richieste di risarcimento a loro carico, in modo tale da dare la possibilità all’assicurato di dimostrare la propria estraneità all’accaduto prima di procedere alla liquidazione del danno.
Maggiori controlli e verifiche future e passate
L’Isvap richiama così le compagnie a prestare maggiore attenzione a sinistri dubbi e a riaprire i casi di segnalazione di sinistri fantasma, restituendo la parte di premio pagata ingiustamente per l’applicazione del malus. L’azione richiesta dall’Isvap punta a limitare il fenomeno dei sinistri fantasma liquidati troppo semplicemente dalle compagnie e che finiscono per ricadere come costi impropri sugli assicurati onesti. Del resto la lotta alle frodi assicurative deve partire anche dall’atteggiamento corretto delle compagnie che lamentano da tempo l’aumento dei costi dei sinistri, ma poco fanno per limitare la liquidazione di quelli fasulli.