Coviello (CNR):”La crisi economica alimenta illegalità diffuse e nuove compagnie fantasma. Fenomeno triplicato a distanza di pochi mesi”
<La questione si fa davvero seria. Aumentano a dismisura i casi di automobilisti che decidono di mettersi sulla strada con il tagliando scaduto o con uno fasullo. La prova è fornita dai dati a livello nazionale: nel primo trimestre dell’anno il calo dei rinnovi Rc Auto è stato di 260mila unità rispetto all’anno precedente. Ed il 30% degli assicurati registrati l’anno precedente appare “volatilizzato”. Ma al Sud il fenomeno è più clamoroso>.
E’ quanto denuncia Antonio Coviello, ricercatore in materia assicurativa del CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche e professore di Economia e Gestione delle imprese di assicurazioni nella II Università di Napoli, che da anni studia il deprorevole fenomeno della spirale costi-aumenti-truffe nel tentativo di fornire risposte con la comunità scientifica di riferimento sull’annosa vicenda, che ha generato una vera e propria emergenza economico-sociale.
“La stessa Ania, l’associazione che raggruppa le imprese assicuratrici -precisa Coviello- ha già lanciato l’allarme, allorquando ha calcolato come nel primo trimestre dell’anno in corso il calo dei rinnovi Rc Auto sono passati da 43.260.806 a 43.001.241 unità (-260mila) rispetto all’anno precedente. Inoltre, a riprova della gravità del fenomeno, nei primi tre mesi dell’anno i sequestri per tagliandi scaduti o falsi sono stati il triplo rispetto ad un anno fa.”
“Qualsiasi iniziativa posta in essere dalle nostre istituzioni locali, seppur non avendo nessuna possibilità di intervento diretto sul mercato, volta ad arrestare tale pericoloso circolo vizioso è auspicabile”, chiosa l’esperto., che invoca l’intervento del Governo affinchè si trovi una soluzione al problema.
A conferma del fenomeno delle coperture Rc Auto che non vengono rinnovate una volta giunte a scadenza in tempo di crisi, lo studio realizzato dal comparatore “online cercassicurazioni.it”, ove emerge che su circa 35 milioni di polizze assicurative per veicoli a uso privato, ben il 12% non sono state rinnovate per il prossimo anno. Pur di non sostenere il costo della polizza e della benzina gran parte delle persone intervistate ha spiegato che terrà ferma l’auto fino al prossimo anno. In pratica, su mille clienti assicurati sino alla primavera 2012, il 71% ha dichiarato di avere cambiato compagnia, in genere per risparmiare o per insoddisfazione nei confronti del servizio ricevuto l’anno precedente; il 18% ha venduto o rottamato l’auto; l’11% ha dichiarato di possedere ancora l’auto, ma di averla tolta dalla pubblica circolazione.