15 anni dopo la liberalizzazione rc auto con la fine del regime dei prezzi amministrati, gli assicurati italiani hanno subito rincari del 155%. E’ questo il dato assurdo rilevato dal 1994 al 2009, a cui nessun governo e’ riuscito a dare un freno; forse proprio la complicità tra compagnie e governi ha ridotto al minimo ogni forma di concorrenza con conseguente rincaro continuo dei premi rca.
Premi triplicati dal 1994 ad oggi
Nel 1994 con il regime dei prezzi amministrati gli italiani obbligati a pagare l’assicurazione rca spendevano mediamente 391 euro, che nel 2006 sono diventati 868, per giungere nel 2009 a € 995 ( dati relativi ad un’auto di media cilindrata 1.800 cc); l’aumento tra il 1994 e il 2009 e’ stato ben il 155%. Il passaggio dalla lira all’euro non ha sicuramente giovato, ma la percentuale d’aumento e’ comunque troppo elevata per essere giustificata da dati su sinistri, costi di riparazione etc.
•1994 € 391 (circa 700.000 lire)
•2006 € 868
•2007 € 903
•2009 € 995
Scooter da record
La situazione riguardante le polizze per ciclomotori e motocicli sotto i 150cc e’ addirittura più tragica: dai circa 98-121 euro del 1994 si e’ arrivati a € 435-555 del 2009 (minimo e massimo) il che significa un’aumento medio del 413%. Quasi da non credere a questi dati.
•1994 € 98 – 121 (190.000-235.000 lire)
•2006 € 395 – 490
•2007 € 405 – 510
•2009 € 435 – 555
Troppi interessi tra politica e assicurazioni
La verità purtroppo e’ questa, ancora nessun provvedimento di nessun Governo e’ stato in grado di arrestare l’impennata continua delle tariffe rca, anzi in molti casi le compagnie sono state agevolate a raccogliere premi e guadagni ancora più interessanti. Arginare il caro rca e’ possibile, basta che se ne abbia l’intenzione , quella che fino ad oggi e’ purtroppo mancata nel nostro Paese e continuerà a mancare finche non si taglierà il filo di interessi che tiene troppo uniti politica e compagnie di assicurazioni.