Il caro rca in Italia è ormai un problema che sta oltrepassando ogni limite e ogni confine; le numerose proteste organizzate dei consumatori hanno da tempo attirato l’attenzione delle istituzioni europee a cui l’Italia dovrà presto fornire risposte. Il nuovo Ivass si giocherà una bella fetta di credibilità con il suo ruolo di vigilanza sulle imprese assicurative affinchè si evitino i prezzi folli a cui gli assicurati italiani sono abituati da tempo.
Continua ascesa dei premi rca
I prezzi delle polizze rca in Italia sono addirittura più che doppi rispetto alla media europea e le nuove norme introdotte negli ultimi anni non sono servite a calmare l’ascesa dei premi rca. L’ultima proposta per contrastare il caro rca arriva direttamente da Elena Bellizzi, dirigente Isvap, durante la tavola rotonda organizzata da Consumers’Forum: sono necessari interventi tangibili che riformino il sistema rca stesso e che tutelino gli assicurati svantaggiati in termini di collocazione geografica e di virtuosità, ossia l’istituzione di una bad company all’americana.
Come funziona la bad company
La bad company è una compagnia pubblica o consortile che svolge la funzione di assicuratore residuale per quei rischi non graditi dalle compagnie che finiscono per penalizzare le tariffe degli assicurati virtuosi sotto tutti i punti di vista. E’ il caso degli assicurati sinistrosi, che verrebbero così dirottati sulla bad company istituita appositamente per raccogliere i conducenti più imprudenti alla guida. Con questo sistema verrebbero penalizzati maggioramente coloro che commettono più incidenti, evitando così di mescolare tutti gli assicurati in un unico pentolone e quindi penalizzando le tariffe dei cittadini virtuosi. La bad company sarebbe sovvenzionata dalle compagnie e dallo Stato, quindi dai cittadini stessi, ed è proprio questo il grosso dubbio che rende l’istituzione della bad company motivo di dubbi e riflessioni.
La proposta non è sicuramente malvagia e merita maggiori approfondimenti; staremo a vedere se la bad company sarà ritenuta una strada percorribile per mettere finalmente fine al caro rca che da anni coinvolge assicurati virtuosi e non senza alcuna discriminazione.