#RCAuto #Assicurazioni #doppiaverita #federalismoassicurativo
Dopo tanto pensare ed analizzare finalmente posso esprimere CHIARAMENTE il mio pensiero su una battaglia che seguo da oltre DUE ANNI.
L’ho battezzata #doppiaverita in quanto il comportamento delle compagnie è VERO, ovvero basato sui dati, così come la Ns. battaglia è altrettanto VERA, basata anch’essa suigli stessi dati !
La doppiaverità consiste nella corretta lettura dei dati.
Noi di MOBAST, nel valutare l’operato delle compagnie di assicurazioni, teniamo ben presente cosa siano e per quale motivo siano nate… Sono INDUSTRIE del RISCHIO che, grazie al principio di MUTUALITA’, riescono a “spalmare” il RISCHIO stesso, contratto dal cliente, sul maggior numero di assicurati al fine di danneggiare il meno possibile la clientela tutta… per certi versi una specie di SOCIALDEMOCRAZIA, diciamo il IV stadio del comunismo anelato dal Marx (perdonate la citazione arrugginita e figlia di lontani studi)…
Di contro le compagnie assicurative oggi si vedono come player del mondo FINANZIARIO, sono delle SpA e poco hanno a che vedere con il concetto di MUTUALITA’… per motivi puramente commerciali, tendenti ad acquisire clientela in rami molto più remunerativi di quelli RCAuto (non oggi!), nel tempo hanno variato il metodo di calcolo delle TARIFFE, togliendo al calcolo “geolocalizzato del rischio” (ritenuto lecito dalla UE con sentenza del 2009 relativa alla causa 518/06) anche il fattore mutualistico, NON spalmando il costo del rischio sull’intero territorio nazionale (ove sono obbligati ad operare vista la licenza Nazionale) ma recintandolo nello stesso territorio ove veniva calcolato il rischio…
Hanno, cioè, applicato senza alcun intervento regolatore dello STATO, un vero e proprio FEDERALISMO ASSICURATIVO che vede nella AUTOSOSTENIBILITA’ del territorio un MANTRA da rispettare anche a costi di impoverire interi territori e tessuti economici… Di contro, da quegli stessi territori, hanno tolto gli UNICI RICETTORI dei flussi economici generati, chiudendo agenzie e spostando i centri di liquidazione presso call center situati in ogni dove grazie all’applicazione del RISARCIMENTO DIRETTO, altra enorme causa della conversione da INDUSTRIA DEL RISCHIO a soggetto finanziario… (qui una mia riflessione in tal senso )
SINTETIZZANDO (con riferimenti)
Le compagnie assicurative NON SOLO (lecitamente) diversificano il rischio ma contingentano il territorio valutando il DIVERSO APPORTO economico (numero ed importo di assicurati) relativo al territorio valutato. #federalismoassicurativo
Da questa FORZATURA palesemente discriminatoria ed eticamente immorale (e forse illegale, visto che la licenza è su base NAZIONALE) nascono DIFFERENZE come quella tra NAPOLI e MILANO, come anche indicato un anno fa dall’AGCM nella relazione IC42, passata sotto silenzio dei media.
Difatti Vi invito ad ascoltare cosa ci rispose il Dott. Nava il 12/07/2012 (secondo accesso a Bruxelles ) ed inoltre la mail che ci inviò successivamente. Da tale mail estrapolammo i riferimenti relativi alla Causa 518/06 che, studiata, conferma che la direttiva 46/92/CE consente la diversificazione territoriale relativamente al RISCHIO ASSICURATIVO.
Il rischio, però, è da sempre valutato con le analisi della frequenza e costo medio sinistri. Mai si parla di suddivisione “CONTABILE” ovvero dei “CONCORRENTI ATTIVI” alias il numero di assicurati in un territorio. La divisione “CONTABILE” è – nei fatti – la completa NEGAZIONE del principio di MUTUALITA’, principio cardine del mondo assicurativo… a nostro sommesso avviso tale principio DEVE seguire i confini della LICENZA di ESERCIZIO che, al momento, è su base NAZIONALE.
Attendo in tal senso commenti, ben apprezzati quelli TECNICI.
Roberto Barbarino, dirigente MO BAST!