#tariffaunica ??? E’ già Legge ma è disattesa dal MISE.

Cari mobastiani, 
il ns. compito è di informarVi il più possibile  su ciò che avviene nel mondo RCAuto.

Ciò che sta accedendo a Napoli, in un area politica abbastanza ampia, è che PRIMA delle elezioni alcune forze politiche si sono adoprate a favore di noi cittadini per “risolvere” il problema RCAuto…
Il #M5S, con il Sen. Sergio Puglia cittadino portavoce al Senato, ci ha consentito di inserire alcuni Ns. emendamenti nel Disegno di Legge che sarà poi discusso sulla piattaforma del Movimento… In tale occasione abbiamo più volte evidenziato allo stesso ed ai presenti che la #tariffaunica NON E’ PERSEGUIBILE in virtù della consolidata Giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea, che al paragrafo 91 testualmente riporta: “In particolare, è pacifico che l’obbligo di contrarre non impedisca alle imprese di assicurazioni di calcolare una tariffa più elevata per un contraente residente in una zona caratterizzata da un numero rilevante di sinistri rispetto ad un contraente residente in una zona a rischio meno elevato.”

Prima del sen. Puglia, già l’On. Impegno (PD) aveva ipotizzato l’applicazione della #tariffaunica… ed anche costui è stato avvisato della situazione in ambito Europeo… ricordandogli, tra l’altro, che la tariffa unica già esiste ed è anche Legge dello Stato.
Ancor prima, nel Marzo 2013, era stato l’On. Paolo Russo ad riparlare di #tariffaunica emendando l'”emendamento Pontone”, che ribadiamo è Legge dello Stato, pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Discorso simile vale anche per IL COMUNE DI NAPOLI, in quanto dossier RCAuto (http://www.comune.napoli.it/rca) loro stessi parlano della esistente Legge 27/2012 art. 32, comma 3-quinquies c.d. “emendamento Pontone” ed evidenziano come sia stata praticamente bloccata dal Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico (MISE) con una lettera del 18/04/2012 e rielaborata dall’ISVAP (ora IVASS) il giorno successivo, spiegata anche in un COMUNICATO STAMPA a firma di De Vincenti.

Allora, chiediamo noi di MOBAST, perché mettere in atto una iniziativa già bocciata in Italia in funzione di una norma (e sentenza) Europea ?

Portare avanti un progetto già percorso da altri in vari momenti storici e presso varie istituzioni, nazionali ed europee, e già bocciato… NON E’ UNA MERA PERDITA DI TEMPO ??

A nostro avviso, in attesa di una riconquista della SOVRANITA’ dello Stato Italiano in sede Europea e della eventuale riscrittura della Legge Italiana in ambito assicurativo, sarebbe il caso di perseguire un obiettivo più reale, più vicino ad una propositiva fattibilità…

Noi chiediamo una #tariffaequa basata sul CALCOLO DEL RISCHIO che, nel nostro caso come dichiarato anche dall’AGCM nella IC42, ci vede alla pari di Milano che però paga una tariffa del 50% in meno…

Tutto qui… sembra semplice… addirittura ovvio… ma non è così !!

Abbiamo studiato molto e già percorso la “via europea” tanto da capire definitivamente che le compagnie assicurative – forti della piena libertà tariffaria concessa loro dall’Europa – hanno messo in atto un’esplicito FEDERALISMO ASSICURATIVO penalizzando de facto i cittadini di tante aree del SUD (ed alcune del CENTRO)…
Tale penalizzazione nasce dalla mancata applicazione del concetto di#mutualita a livello nazionale, malgrado la licenza ad operare sia per l’appunto nazionale….

E’ così difficile capirlo e porvi rimedio ??? Lavoriamo su quest’aspetto e risolviamo la sperequazione tariffaria, come anche consigliato a noi di MOBAST! ci in sede europea il 12/07/2012 dal dott. Mario Nava…

Vi prego, cari politici, non consentite a forze molto vicine all’ANIA ed alla ricerca della sola visibilità mediatica di prendere in giro i cittadini vostri elettori.
MOBAST!

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