14 marzo 2015 Napoli Starhotel Terminus ore 15:00 in trecento per il convegno “Ddl concorrenza: il governo controriforma la RCAuto“.
Tommaso Caravani a moderare i lavori dà la parola alla prof.ssa Cassaniti, presidentessa Vittime della Strada, che ha espresso con forza la sua posizione:” Ero presente a Bologna allora c’era un decreto che contrastava con i diritti degli assicurati. Ora viene riproposta la stessa cosa. Tutto viene letto nell’ottica del profitto e così io vorrei capire come mai a fronte di profitti così alti si decide di abbassare i risarcimenti! Una società civile non può tollerare queste gravi violazioni dei diritti di ognuno. Non può ammantare di interesse sociale i tagli ai diritti dei risarcimenti delle vittime. In una società civile la persona deve essere al centro della società. Non solo la persona come vittima ma le persone come gli stessi artigiani privati della possibilità di svolgere il proprio lavoro. Tutti gli ultimi governi susseguitisi sono filo-assicurativi anche il governo Renzi mostra di seguire questo orientamento.”
A seguire Mario De Crescenzio ha proseguito spiegando come la scelta di Napoli non sia stata affatto casuale. “Napoli e provincia hanno il costo assicurativo più alto d’Europa!”. Il presidente di Mo Bast ha evidenziato le contraddizioni del disegno presentato il 20 febbraio: ”Un Ddl chiamato concorrenza per definirsi tale avrebbe dovuto contenere la portabilità delle polizze, o la possibilità di rivolgersi a compagnie europee, ma soprattutto che IVASS ed antitrust fossero rivoltate come calzini. Ripensate completamente. É infatti evidente che l’operato degli stessi risulta fortemente compromesso. Invece nulla di tutto ciò”. De Crescenzio ha concluso affermando piena disponibilità a contribuire alla produzione di un provvedimento solo se davvero a tutela dei diritti dei consumatori.
La parola è poi passata al dott. Raffaele Zinno, segretario SISMLA, che si è soffermato sulla necessaria terzietà del Ctu e sulla necessità di liberare i medici delle compagnie dal dictat loro imposto. Ha quindi concluso esponendo la sua proposta per affrontare il problema con trasparenza e serietà.
L’avv. Giuseppe Mazzucchiello, presidente dell’Associazione Valore Uomo ha evidenziato l’urgenza di una legiferazione parlamentare, attualmente, però, svuotato di potere amministrato esclusivamente da un governo che agisce in dispregio della volontà popolare.
Il Vice presidente OUA, avv. Vincenzo Improta, ha auspicato la necessità di un diritto che sia una facilitazione per il cittadino affermando l’impossibilità di accettare normative che riducono la persona a cosa.
L’avv. Settimio Catalisano, Vice presidente UNARCA, ha posto interessanti interrogativi sulle novità introdotte. La stessa scelta della commissione investita, perché non attribuire la competenza alla Commissione Giustizia invece che alla Commissione industria o sviluppo economico. Ha inoltre invitato la buona politica ad intervenire. Il disegno di legge, per l’ennesima volta, contiene una serie notevole di limiti ai diritti dell’assicurato. Non si può lasciar passare che a fronte di utili cosi alti le tariffe sono alte perché le compagnie ci rimettono!
Furio Truzzi, presidente ASSOUTENTI “E’ arrivato il momento di tradurre la carta di Bologna in una proposta da presentare immediatamente per avviare una seria riforma del settore, una vera riforma dal punto di vista dell’assicurato che garantisca la libertà di scelta. Vogliamo essere tra i primi sottoscrittori della Carta di Bologna e vogliamo conoscere chi in Parlamento sta con i cittadini e con i lavoratori”.
L’intervento del presidente del CUPSIT, dott. Stefano Mannacio è partito dai dati per analizzare un sistema che ha gravi irregolarità e inadempienze. La stessa composizione dell’IVASS preoccupa vista l’incapacità ad intervenire a fronte delle numerose irregolarità. I dati relativi alla sinistrosità parlano di notevole diminuzione, gli utili delle compagnie assicurative salgono esponenzialmente ma nonostante questo gli interventi più volte reiterati dal Governo nascono nel solco di quella che sembra una specie di consociativismo Stato-Assicurazioni nato per fregare vittime e carrozzieri. L’autorità garante della concorrenza e del mercato pare essere la santa protettrice delle assicurazioni. “E’ una cosa insopportabile. In questo modo si distrugge la concorrenza ed il mercato tra le priorità ci deve essere una totale riforma delle autorità, una maggiore trasparenza. Abbiamo un mercato malato perché le autorità sono malate”.
E’ stata poi la volta di Davide Galli, presidente Federcarrozzieri. “Da quando abbiamo cominciato siamo diventati sempre di più. Federcarrozzieri e nata perché gli altri non si muovevano. Io vorrei che oggi avessero voci un po’ tutti”.
Si è aperta la seconda parte con Roberto Barbarino che ha introdotto il dibattito politico. Barbarino ha sottolineato le storture del sistema ponendo l’attenzione sulla confusione creata ad arte nel sistema risarcitorio. “Il regime risarcitorio ed il regime indennitario sembrano mescolarsi ma questa confusione creata ad hoc proprio per pregiudicare ancor di più gli assicurati: ora siamo arrivato al diritto di scegliere di farsi del male… scegliere di rinunciare ai propri diritti. Anche questa è confusione! Non possiamo permettere che questa confusione si amplifichi, ci vuole chiarezza”.
E’ stato poi il dibattito politico con l’intervento telefonico del sottosegretario Cosimo Ferri che ha ribadito come sia necessario garantire la concorrenza attraverso la libertà di scelta ed una stringente tutela del cittadino per mettere al centro la sicurezza di tutti.
L’On. Paolo Russo, F.I., è partito da sei interrogativi centrali del DDL concorrenza. Chi ispeziona il veicolo a quali costi? la scatola nera? Chi la paga? Con quali caratteristiche? Ha poi così proseguito il suo intervento: ”La continua imposizione di limiti ai diritti sta determinando una condizione di grande guasto. C’é un attacco alle imprese che è un attacco alla civiltà. L’obiettivo invece deve essere quello di rendere eguali i cittadini. Quando c’è da fare un regalo alle assicurazioni c’è rapidità. Quando c’è da tutelare i consumatori nasce la difficoltà. C’è una evidente sperequazione Questa battaglia va fatta con i partiti, nei partiti e se occorre contro i partiti”.
Erminia Mazzoni ha invitato tutti a proseguire nell’impegno di informare e sensibilizzare così da ampliare la portata della battaglia da tempo intrapresa per contrastare un provvedimento totalmente iniquo. “Questo Ddl concorrenza sembra provenire da uno Stato che invece di porsi come priorità la tutela dei cittadini seri ed onesti preferisce ipotizzare che i più siano disonesti e quindi punirli. E’ così che si favoriscono e si fomentano le forme di pregiudizio in danno di alcune categorie quali avvocati, carrozzieri, medici legali, patrocinatori”.
Il Sen. Sergio Puglia, movimento 5 stelle parte dalla necessità di eliminare l’indennizzo diretto che ha dato luogo ad una serie di meccanismi distorti. Ha proseguito osservando come le compagnie assicurative abbiano di fatto scaricato il rischio d’impresa sugli assicurati. Altra nota dolente certamente la mancanza di indipendenza dell’Ivass ed ancora: ”La proposta di legge da noi predisposta prevede, tra le altre, la reale portabilità delle polizze, la libertà di scelta del riparatore e propone di ripartire del contratto base. Lo sconto propagandato non nasce dalla riduzione del proprio compenso ma dalla riduzione dei nostri risarcimenti”. Sottolineata anche altre gravi tematiche, quella della gestione dei dati della scatola nera ed il preoccupante favor verso il debitore “assicurazione” che viene posto nella condizione di decidere come, quando ed a quali condizioni pagare.
Roberto Barbarino prosegue nel dibattito politico soffermandosi sulla sovrapposizione dei ruoli: Assicuratori che si sostituiscono ai carrozzieri, agenti che si sentono patrocinatori creando una totale confusione dei ruoli.
L’On. Impegno, PD, : “Non si può affrontate il tema assicurativo limitandosi a limitate i diritti dei cittadini. E’ in atto una vera e propria criminalizzazione del danneggiato. Il tema e molto più vasto rispetto a quanto contenuto nel Ddl. Abbiamo un sistema assicurativo che non funziona più che sta implodendo. Il Ddl non regolamenta la concorrenza, non offre trasparenza e non risolve le sperequazioni. Contribuirò decisamente a cambiarlo”.
L’On. Andrea Colletti, M5S, ha esaminato lo scenario politico attuale e posto l’accento sulla pericolosità del Ddl che colpisce i diritti delle vittime tagliando drammaticamente sui risarcimenti unicamente per favorire ulteriori guadagni delle compagnie assicurative.
Un arcobaleno di dialetti italiani ha aperto la terza parte dando vita ad un unico grande colore carico di istanze urgenti!
Orazio Spanesi della carrozzeria Spanesi: ”Siamo nell’impossibilità di lavorare in sicurezza,di proseguire il nostro lavoro”.
L’avv. Gianpaolo Bizzarri ha portato una testimonianza di impegno, di grande valore, quella dell’approvazione da parte del consiglio regionale toscano, della mozione sottoscritta in modo trasversale, prima firmataria la consigliera De Robertis (PD) che chiede si giunga in tempi brevi all’approvazione, in sede parlamentare, della proposta di legge del CNA recante “Modifiche al Codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7”. Oscar Zarri presidente carrozzieri italiani si è rivolto ai colleghi dicendo che non è più tollerabile tutto quello che accade ai carrozzieri, non è più possibile tollerare di essere tacciati di delinquenza. Ivano Vernazzano titolare dell’omonima carrozzeria: ”Questo Ddl è pura follia. Non solo non dovrebbe passare questa legge ma neppure dovrebbe essere permesso di proporla”. Roberto Padovani, titolare della Carrozzeria Padovani di Aosta ha invitato tutti carrozzieri presenti a credere con forza che nell’indipendenza della categoria dai poteri forti. Giuseppe Panico, presidente Assopec ha puntato sull’importanza di fare informazione, mentre Massimiliano Canellini, presidente regionale Campania Aicis propone da tempo l’istituzione un albo professionale dei periti assicurativi ed una regolamentazione della formazione. Infine, Fabio Bergamo, scrittore, ha trasmesso un documento che chiarisce gli aspetti problematici del sistema assicurativo ed ha ribadito come l’unico interesse tutelato dal Ddl sia il profitto delle compagnie assicurative.
Un incontro che ha chiarito definitivamente la pericolosità delle previsioni contenute nel Ddl concorrenza. Un dibattito che ha posto l’attenzione sugli aspetti più urgenti e sulla necessità di contrastare con forza provvedimenti indegni di un paese civile. L’unione alla base della Carta di Bologna si arricchisce di ulteriori propositi, di una miscellanea compatta e pronta ad affrontare senza esitazione l’ennesima battaglia di civiltà giuridica!
Di Elena Bove.