Vi avevamo parlato ad inizio anno del DDL concorrenza, che se convertito in legge avrebbe portato a significativi rincari nelle polizze assicurative dei veicoli a due ruote. Come previsto (e temuto) questo è accaduto, difatti dal 1 gennaio 2023 non sarà più possibile per le compagnie assicurative straniere stipulare contratti in regime No Card. Per chi non è pratico in materia cerchiamo di riassumere brevemente il concetto di risarcimento diretto (card) e risarcimento indiretto (no card) Nonostante la dura presa di posizione di ANCMA il disegno di legge è passato, quindi ora l’associazione ha già chiesto l’apertura di un tavolo per la riforma card
Il primo, in caso di sinistro, offre la possibilità al danneggiato di chiedere il risarcimento direttamente alla propria compagnia assicurativa. Quest’ultima quindi prima risarcisce l’assicurato e poi, nella cosiddetta camera di compensazione, si rifà sulla compagnia della controparte che le rimborsa il danno. Parlando di cifre, in regime Card il rimborso è stabilito a forfait, da una tabella fissa che viene aggiornata ogni anno dal Ministero dello sviluppo economico. Questo tipo di risarcimento però ha delle limitazioni: i veicoli coinvolti nel sinistro possono essere al massimo due, questo deve avvenire in territorio italiano e le figure coinvolte devono essere assicurate in Italia. Inoltre, le lesioni riportate da uno dei conducenti non possono superare il 9%.
Nel caso del risarcimento indiretto (no Card) il motociclista ipoteticamente vittima di un sinistro ha il diritto di chiedere la liquidazione dei danni alla compagnia assicurativa della controparte. Ad oggi le compagnie straniere che operavano in questo regime erano poche, e quasi sempre specializzate su moto e scooter. Con il DDL concorrenza il risultato che si prospetta sarà che le compagnie assicurative potranno rimborsare i danni riportati a cose e persone all’interno di un basso forfait stabilito annualmente dal Ministero, quindi per i fruitori delle polizze assicurative si prospettano rincari non da poco. A seconda della zona di residenza, i prezzi al momento della sottoscrizione possono lievitare da un +20% fino ad un massimo dell’80%. A soffrire maggiormente dal prossimo anno saranno i motociclisti campani e siciliani, ma i rincari, seppur in differenti percentuali, saranno estesi a tutto lo stivale e i motociclisti coinvolti saranno in totale circa 700 mila.
A tutto ciò si deve aggiungere anche un aumento dell’ 8-10% sui premi di tutte le compagnie assicurative, un rincaro dovuto all’aumento dei pezzi di ricambio e della manodopera.