di VINCENZO LAMBERTI
La petizione on line di metropolisweb.it contro i vampiri delle assicurazioni Rc Auto ha raccolto circa 4mila adesioni in poche settimane. Una valanga di proteste da Napoli e dalla Campania per tariffe auto e moto che dissangunano ingiustamente gli utenti. Una protesta alla quale si uniscono, pian piano, anche alcuni esponenti delle istituzioni. Dopo il senatore Nello Di Nardo, arriva l’adesione di Luisa Bossa, parlamentare del Pd
“Credo che la disparità di trattamento sulla vicenda Rc auto tra nord e sud, rilevi profili di incostituzionalità. Per questo motivo penso che in qualità di parlamentare eletto al Sud, sia necessario al più presto intervenire”. Luisa Bossa è stata per anni sindaco di Ercolano. Una delle città più difficili della provincia napoletana. Teatro di sanguinose faide di camorra, alle prese con problemi economici seri. Da due mandati è parlamentare del Pd, componente della commissione antimafia.
Ma la vicenda dello scandalo Rc auto, che porta le popolazioni del Sud, ed in particolare Napoli e la sua provincia, a pagare cifre salatissime, è una delle questioni che più stanno a cuore alla deputata del Pd.
“E’ venuto il momento in cui si ponga con evidenza questo problema – dichiara Luisa Bossa – è una questione prioritaria: le diverse tariffe, i modi con cui vengono trattati assicurati del Nord e del Sud, dimostrano che esistono due “italie”: un nord che ha bonus bassi, un sud che, invece, deve fare i conti con tariffe salatissime”. Previene anche la contestazione che i teorici dei costi diversificati muovono quando si tratta di giustificare gli stratosferici aumenti della Rc Auto: “E’ chiaro che non dobbiamo aumentare e far vivere l’industria dell’illegalità: ma questo è un problema a carattere nazionale che non può riguardare il sud. Perciò immagino la contestazione che ci verrà mossa: qualcuno dirà ma sono i falsi incidenti che fanno aumentare tariffe”. La difesa della Bossa contiene l’accettazione di un dato ma anche la necessità di fare un passo in avanti: “Sicuramente dobbiamo essere più rigorosi, con una normativa ad hoc che vada a colpire chi di questi falsi incidenti ne ha fatto un mestiere” osserva la Bossa. Che continua: “Anche perchè non è giusto che chi ha sempre pagato le tasse e non ha mai fatto incidenti debba trovarsi a pagare cifre assurde”. Ma, pur riconoscendo l’esistenza di un’industria dei falsi incidenti che può aver influenza sui costi delle Rc auto, Luisa Bossa si scaglia contro le generalizzazioni.
“Ovviamente – dichiara il deputato del Pd – anche avere una maggiore attenzione da parte delle norme dello Stato, che evitino di scavalcare le pieghe delle leggi, non si può affermare che nel Mezzogiorno ed a Napoli in particolare, via sia una sorta di fabbrica dell”incidentismo. ALcuen affermazioni che giustificano i clamorosi aumenti delle tariffe, sono davvero casi di discriminazione”. Da più parti, e la battaglia che si prepara in Parlamento potrebbe lasciare strascichi anche in maggioranza, si chiede l’intervento del Governo Monti. Anche se sono in molti a ritenere che le lobbies assicurative potrebbero rendere dura una legge che tuteli gli assicurati del mezzogiorno contro il caro-tariffa. “Non ho elementi per dire che il Governo Monti possa essere condizionato dalle lobbies assicurative – dichiara Luisa Bossa – io guardo ai fatti e questi fatti mi dicono che sia il momento di intervenire. Anche perchè la vicenda delle assicurazioni cade in un momento in cui assistiamo a un territorio provato dalla crisi. Ora è il momento di dimostrare che da questa crisi vogliamo davvero uscirne. Senza discriminazioni”.
05/06/2012