Sabato, 09/06/2012 Nella sede della Giunta comunale di Caserta, alla presenza del Sindaco Pio del Gaudio e del Presidente comunale Gianfausto Iarrobino, si è tenuta una conferenza stamapa promossa dall’Associazione Culturale Mo Bast! per fare il punto della situazione sulla protesta che l’Associazione stessa sta portando avanti contro la discriminazione tariffaria che i cittadini meridionali subiscono dalle imprese assicuratrici. Nei loro interventi Gabriella Gambardella, Mario De Crescenzio e l’Avvocato Gianluca Bozzelli hanno sottolineato come tale discriminazione, che ormai può definirsi un vero e proprio fenomeno di “Razzismo Assicurativo” Non sia in alcun modo giustificata dalle statistiche ufficiali emanate dall’Isvap, che vedono, in attesa dei dati del 2011, un miglioramenro al sud dei dati relativi ai sinistri negli anni 2009 e 2010, a fronte di tariffe che sono da 3 a 5 volte superiori, in particolare in molte zone della Campania e della Puglia, evidenziamo a fronte di ciò l’ormai evidente inadeguatezza dell’Isvap relativamente alla funzione di controllo nei confronti delle compagnie assicurative. Sottolineata anche la superficiale interpretazione data dal Ministero Sviluppo Economico dell’articolo 32 comma 3 quinquies del decreto liberalizzazione, completamente dimenticato dall’Isvap nell’ultima lettera al mercato del 05/06/2012, in particolare nel riferimento alla sua inapplicabilità a causa della normativa comunitaria. L’Articolo 6 della normativa ad una attenta lettura, non è assolutamente in contrasto con la normativa comunitaria. L’Onorevole Erminia Mazzoni, Presidente della Commissione Petizione al Parlamento Europeo, che si è impegnata dopo la presentazione della Petizione ad interrogare l’ Isvap sulla questione, si è detta convinta dell’errata interpretazione data dal Governo del comma 3 quinquies, rilevando che lo stesso non leda la libertà tariffaria da parte delle compagnie, ma vada nella direzione di una più equa applicazione delle tariffe rca nei confronti dei cittadini virtuosi, e a tal proposito si rivolgerà alla Commissione Esecutiva del Parlamento Europeo.