Vediamo di cosa si tratta:
- Franchigia: è l’importo prestabilito in cifra fissa che rimane a carico dell’assicurato e per il quel l’assicuratore non riconosce l’indennizzo. La Franchigia può essere di 2 tipi: assoluta, quando l’assicuratore paga solo se il danno supera l’importo di franchigia stabilito in polizza, l’indennizzo sarà quindi pari al danno totale meno la franchigia; relativa, quando l’assicuratore paga solo quando il danno supera la franchigia stabilita in polizza e in questo caso l’indennizzo da corrispondere sarà pari al danno totale.
- Scoperto: è una percentuale del danno indennizzabile che rimane a carico dell’assicurato.
Diciamo quindi che la grande differenza sta nel fatto che il valore della franchigia è espresso in cifra mentre il valore dello scoperto è una percentuale e quindi variabile in base al valore del danno indennizzabile; Franchigia e scoperto sono condizioni presenti in svariati tipi di polizze e garanzie, la cui funzione è sopratutto eliminare la microsinistralità ad esempio nella garanzia atti vandalici è quasi sempre prevista una franchigia molte volte abbinata allo scoperto, esempio 500 euro di franchigia con uno scoperto minimo del 20%; l’altra funzione della franchigia è quella di abbassare il premio ad esempio nelle polizze r.c.auto l’inserimento nella responsabilità civile di una franchigia permette di ottenere un premio più basso.
Per quello che rigurda la franchigia nei vari tipi di polizza c’è da fare una specifica: nelle polizze danni ad esempio se il rimborso spese di una polizza infortuni prevede 200 euro di franchigia, la compagnia liquiderà solo gli importi che superano la cifra di 200 euro che rimarrà a carico dell’assicurato, nelle polizze di resposnabilità civile per i veicoli a motore la compagnia liquiderà l’intero importo indennizzabile al danneggiato e in caso di presenza di franchigia andrà ad effettuare il recupero della stessa direttamente all’assicurato, ossia la rivalsa.