Molte compagnie assicurative propongono le cosiddette polizze rca a chilometri, formule assicurative a consumo, ossia il cliente paga per i i chilometri effettivamente percorsi. Alcuni esempi sono le polizze a chilometro diSara o di Allianz, famose per la loro convenienza e da tempo pubblicizzate dalle rispettive compagnie. Benchè molto interessanti è fondamentale valutarne appieno la validità in base all’uso che l’assicurato fa del proprio mezzo; un’errata valutazione potrebbe far spendere molti più soldi rispetto ad una polizza tradizionale con percorrenza illimitata.
Convenienti per utilizzi limitati
Le polizza a chilometro o consumo richiedono il montaggio della famosa scatola nera con funzione di conteggio dei chilometri percorsi, necessari alla compagnia per il calcolo del premio e delle rate di regolamento; questo polizze infatti prevedono spesso un forfet di premio iniziale da integrare successivamente in base ai chilometri registrati dalla compagnia. La formula a chilometri è sicuramente molto conveniente per chi fa un uso molto limitato della vettura, ad esempio casalinghe che si spostano per fare la spesa o accompagnare i bambini a scuola, coloro che impiegano la vettura solo per viaggi estivi oppure per possessori di auto di nicchia come spider utilizzate solo nel periodo estivo.
Per utilizzi limitati quindi le polizze a consumo offrono risparmi notevoli rispetto alle polizze tradizionali, ma occhio a non percorrere troppi chilometri: sopra un certa fascia di chilometri percorsi questo tipo di polizze diventano molto sconvenienti e si potrebbe finire per pagare un premio molto più elevato della formula tradizionale che non tiene conto dei chilometri percorsi.
Valutate quindi con attenzione i costi a km per le varie fasce di percorrenza, basandovi sull’esperienza di percorrenza degli ultimi anni e apprezzandone la reale convenienza rispetto alla formula rca tradizionale.